CULTURA & SPETTACOLO
Il poliedrico Andrea Martina incanta 'Il Palmento'
Il secondo appuntamento della rassegna letteraria di Glitter ha visto protagonista il talento di Cellino San Marco e la sua 'La terza stagione'
Fasano – Il filoso Platone nel Parmenide afferma “Non si possono concepire i molti senza l'uno”: questo può essere l'assioma dell'ultima fatica letteraria di Andrea Martina, “La terza stagione” (Edizioni Esperidi).
La presentazione letteraria svoltasi ieri, mercoledì 8 luglio, all'interno della rassegna letteraria “Al calar della sera” organizzata da Glitter presso il relais “Il Palmento” ha visto protagonista il giovane autore salentino. A moderare la serata Antonella Girolamo, che ha intervistato l'autore.
La presentazione è stata molto atipica, con l'autore impegnato in un insolito monologo di presentazione: il capitolo 0. La vicenda è incentrata su tre figure che, a livelli differenti, incrociano le loro strade, Tom, Lara ed Amelie.
Nel corso del monologo, l'autore ha presentato i protagonisti e i modi in cui si inseriscono nella vicenda narrativa.
Nel Capitolo 0 si percepiscono i vari aspetti che hanno portato Martina a pubblicare il romanzo: la sua predilezione per il cinema, in particolare quello di Tarantino da cui prende il prestito il cognome di Tom, Vega; la sua profonda conoscenza letteraria approfondita con gli studi universitari e il suo interesse sportivo verso il podismo, aspetto che viene ripreso nel romanzo dall'attitudine di Lara a correre al mattino.
Uno spaccato in cui riecheggia la vita e la capacità intrinseca del libro di “salvare vite”. Analizzando la narrazione, il romanzo anche se voluminoso (poco più di 330 pagine) è scorrevole nella lettura e nelle varie parti le vicende dei personaggi si intersecano senza che ci siano capitoli distinti in cui narrare le vicende dei tre protagonisti.
Come suggerisce l'autore “io sono libro… Io sono libero”, una sorta di paradigma in cui fulcro è il potere della lettura e del libro: consentire di conoscere, aprire le menti e perciò “salvare vite”.
Nella seconda parte della serata, la giornalista Antonella Girolamo ha dialogato con l'autore approfondendo alcuni aspetti semantici del libro. In effetti, ha dichiarato la giornalista “sembra una sceneggiatura diventata un romanzo”. Qui Martina esprime la sua esigenza di “fermare” su carta i vari aspetti: “è una sceneggiatura prestata a libro. Io ci immagino già il film, tant'è che nel finale scrivo anche una sorta di colonna sonora. È una sceneggiatura sospesa in un romanzo! Il mio obiettivo è stato quello di raccontare il verosimile, ciò che si nasconde dietro le quinte”.
Prossimo appuntamento con la rassegna è mercoledì 15 luglio con “Apri gli occhi” di Rita Lopez. Dialogherà con l'autore Cinzia Cupertino.
di Marica Mastrangelo
09/07/2020 alle 05:30:11
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